mercoledì 28 ottobre 2015

MANTOVA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2016

Ieri il ministro per i Bei Culturali, Dario Franceschini ha annunciato che Mantova sarà la "capitale italiana della cultura 2016", e che riceverà per questo un milione di euro dal MIBAC, per lo sviluppo di un progetto dedicato al patrimonio artistico, in questo caso: valorizzazione del suo patrimonio con le moderne tecnologie, museo diffuso e creatività diffusa, con residenze d'artista e manifestazioni culturali. Questa volta Mantova l'ha spuntata, sbaragliando le concorrenti Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto, Terni, dopo aver mancato il titolo di "capitale europea della cultura 2019", andato a Matera




Vi acque Virgilio, che nel suo incontro con Dante la celebra, raccontando che fu ultimo rifugio della maga e indovina Manto. I Gonzaga ne fecero uno dei maggiori centri dell'arte e della cultura Rinascimentale d'Europa. Mantova conserva tuttora intatto lo splendore del suo passato e la visita della città offre la possibilità di ammirare le opere dei principali protagonisti del Rinascimento: Leon Battista Alberti, Mantegna, Giulio Romano, Fancelli e Pisanello. Per questo, dal 2008 è patrimonio mondiale dell'umanità. Di anno in anno aumenta l'interesse per il Festivaletteratura, appuntamento ormai consolidato per i maggiori scrittori del mondo e per tutti i lettori.

L'oculo nella Camera degli Sposi, nel Castello di San Giorgio, dipinta da Andrea Mantegna,1465-1474 


Città dei Gonzaga, dell'arte e della cultura quindi, ma anche città dei tre laghi, che la circondano offrendo un panorama unico, città della torta sbrisolona e dei tortellini di zucca, e di gite scolastiche (amarcord), di tranquille passeggiate sotto i portici e di sguardi cordiali: Mantova si merita proprio di essere visitata! 


Fonte:

sabato 24 ottobre 2015

LOWLINE: IL PRIMO PARCO SOTTERRANEO

Sembra uscito da un film di fantascienza, ma è realtà: sarà completato nel 2020 il primo parco sottoterra.
E' in costruzione dal 2008 a New York, nel Lower East Side, nell'area che, dal 1908 al 1948 è stata un terminale dei tram, poi dismesso. La superficie, di 1.5 acri verrà così recuperata e messa a disposizione dei cittadini che potranno fruire di un grande parco urbano, unico al mondo, con oltre 60 specie di piante.

Tutta la luce solare che serve viene condotta nell'area interrata da tubi in policarbonato riflettenti, progettati da James Ramsey, co-fondatore con Dan Barasch, direttore esecutivo. In questo modo, durante il giorno, non saranno necessarie luci artificiali, previste solo per segnaletica notturna o in caso di cielo nuvoloso. 

sabato 17 ottobre 2015

IL MARKTHAL: CORNUCOPIA DI ROTTERDAM

Foto di  Klaasbraam, da Panoramio.com (qui)
Soluzione insolita ma vincente quella proposta a Rotterdam, dallo studio MVRDV per il nuovo Markthal, nell'ambito della riqualificazione urbana del quartiere di Laurenskwartier: un grande edificio principalmente residenziale, curvato a formare un grande tunnel, alto 40 m., che protegge mercato e negozi. Grandi vetrate (realizzate ricordando le racchette da tennis) proteggono lo spazio "aperto" da pioggia e vento. E' stato inaugurato il primo ottobre 2014, dopo cinque anni di intensi lavori, ed è il più grande mercato alimentare coperto dei Paesi Bassi. 

L'area all'inizio dei lavori
L'edificio completato
La filosofia di progetto (dal sito MVRD) è stata quella di creare un luogo attraente e vivace mediante la combinazione di diverse funzioni: cibo, tempo libero, abitazioni e parcheggio. Il risultato è questo luogo da vivere di giorno come mercato, e di sera come un grande e accogliente spazio pubblico, coperto e ben illuminato. 



I 228 alloggi, di superficie dagli 80 ai 300 mq, godono di una stupenda vista sulla città, con la Mosa da un lato e la Laurenskerk dall'altro e aperture o terrazze rivolte all'interno dell'arcata, con un panorama suggestivo verso lo spazio di vendita. Un adeguato isolamento acustico li protegge dai rumori del sottostante spazio pubblico.  I piani bassi ospitano ben 8 ristoranti, 15 negozi di alimentari e, prossimamente,un centro per l'educazione e l'informazione alimentare, "The World of Taste". Merce alimentare di ottima qualità viene venduta da un centinaio di produttori, che dispongono ognuno di un sistema di refrigerazione e, nel piano interrato, di un magazzino e di un'area per la preparazione dei cibi. Nell'interrato si trova anche un supermercato e un parcheggio per 1200 posti auto. Anche la posizione è favorevole al successo di questo centro: è in prossimità di scuole, biblioteca, e alla stazione di Blaak, dove transitano treni, metro, tram e autobus.






Completamente rivestito all'esterno da pietra grigia naturale, si lascia caratterizzare dalle immagini sull'arcata interna: la superficie di 11.000 mq. è ricoperta da lastre di alluminio forate con stampati disegni enormi e coloratissimi di frutta,verdura, fiori farfalle, opera intitolata "Cornucopia", dell'artista olandese Arno Coenen. Grande attenzione per la nitidezza della stampa, realizzata con il software Pixar. Una scenografia irreale che accompagna i visitatori, che appaiono come formiche indaffarate tra doni golosi di una natura generosa. E mentre di giorno, dall'esterno le grandi vetrate riflettono il paesaggio circostante, mentre l'interno colorato è poco percepibile, quando scende la sera l'illuminazione rende le immagini della galleria ancor più ammalianti.



Fonti:
http://markthalrotterdam.nl/
http://www.mvrdv.nl/projects/markethall
http://www.arnocoenen.nl/
http://www.holland.com/it/stampa/article/markthal-mercato-di-rotterdam.htm
http://www.darlin.it/reportage/il-nuovo-mercato-coperto-di-rotterdam-e-unopera-darte/
http://www.domusweb.it/it/architettura/2014/10/17/markthal_rotterdam.html


giovedì 8 ottobre 2015

LE FORME DEL LEGNO, TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE: RIVA1920

Visitare lo showroom-museo di Riva 1920 (qui il sito), azienda leader del mobile di qualità, è entusiasmate. In occasione della Festa del Legno di Cantù (patria dei mobili), l'azienda ha aperto le porte del suo spazio espositivo per tre week-end: 19/20 e 26/27 settembre e 3/4 ottobre. Già all'esterno l'edificio in doghe di legno e acciaio Corten è da ammirare. La Concept Car Cambiano, di Pininfarina, in legno di Briccola di Venezia, cattura subito l'attenzione dei visitatori, che, scena ricorrente, si fanno fotografare a fianco dell'auto.





All'interno, al piano terra, si resta rapiti da mobili, sculture e oggetti di design e dai colori dei legni, con superfici da accarezzare, e dal profumo di cedro del Libano che caratterizza l'ambiente. De Lucchi, Botta, Piano, Pininfarina, Bellini, tra le firme più famose.










Gli elementi d'arredo che costituiscono un vero e proprio leitmotiv dello showroom sono le sedute, sempre sorprendenti: a forma di mano, di molletta, rotonde e accoglienti, sgabelli in cedro del libano, dalle svariate forme, o ceppi di legno pietrificato.






Grandiosa, in tutti i sensi, la porzione di tronco di legno Kauri che si trova in fondo al salone, e attorno alla quale i bambini giocano a nascondino, mentre gli adulti restano a bocca aperta, per le sue dimensioni e il suo meraviglioso colore, con venature dorate. Come si legge dal pannello esplicativo esposto (e qui), il Kauri è un legno millenario (50.000 anni) che si trova in un'area ristretta del nord della Nuova Zelanda. E' legno di enormi alberi caduti in seguito a cataclismi e rimasto sotto il fango per millenni, senza pietrificare o decomporsi. Viene "estratto" e lavorato, e date le sue dimensione, permette di avere ampie superfici continue. Infatti, al primo piano dell'edificio, che ospita il museo del legno, si può ammirare (e non è un modo di dire) un tavolo di Renzo e Matteo Piano in Kauri, dalle dimensioni impressionanti.



Il museo ospita numerosi attrezzi del mestiere, anche derivanti da donazioni, mobili, prototipi, modellini, pezzi unici: si percepisce la grande passione che porta alla ricerca continua, con fierezza e umiltà, aperta agli stimoli e alle tendenze. E infatti Riva 1920 non si è cristallizzata al periodo d'oro dei mobilifici di Cantù, cosa che ha segnato il declino di molte aziende della zona, ma ha saputo rinnovarsi e rigenerarsi con entusiasmo e passione, col coraggio di trasformarsi, al passo con i tempi. E anche dimostrandosi sempre propositiva verso architetti e designers con incontri, concorsi, mostre e collaborando con entusiasmo, flessibilità e cura nel realizzare le idee di grandi firme, senza lasciarsi scappare le occasioni: come il progetto "Groun Zero...Ground Heroes" in solidarietà alle vittime dell'11 settembre, o la presenza all'Expo 2015 con il tavolo Pangea, di Michele de Lucchi, dal ripiano composto da 19 pezzi sagomati in Kauri che coprono 80 mq. di superficie, e 271 gambe in Briccola, rovere recuperato dai pali della laguna di Venezia.



venerdì 2 ottobre 2015

BUILDING FOR TREES: ECCO LE CASE PER ALBERI

In risposta alla prepotente urbanizzazione che interessa le grandi città del Vietnam, come Ho Chi Minh e Hanoi, alla scomparsa delle rigogliose foreste che caratterizzavano il paesaggio, all'inquinamento che soffoca i centri urbani, lo studio vietnamita Vo Trong Nghia Architects ha progettato questi prototipi di Houses for trees, edifici che sembrano grandi vasi con alberi piantati sul tetto. In questo modo è possibile ristabilire il rapporto con la natura, che l'urbanizzazione e la invadente tecnologia hanno cancellato. La vegetazione migliora il paesaggio urbano e purifica l'aria, crea piacevoli ombre e brezze, cura lo spirito.
immagine da dezeen.com (qui)


Un primo nucleo è stato realizzato nella periferia di Ho Chi Minh: si tratta di cinque volumi costruiti attorno ad un cortile centrale. Le unità hanno grandi vetrate che illuminano la zona giorno al piano terra, mentre la zona notte è al primo piano. Questi enormi vasi possono anche svolgere la funzione di contenitori d'acqua durante forti piogge, che si prevede saranno sempre più frequenti, contribuendo a limitare il rischio di inondazioni. 

Gli edifici sono costruiti con materiali "a chilometro zero", riducendo i costi e rispettando l'ambiente: mattoni di produzione locale all'interno, e cemento armato a vista per la struttura esterna caratterizzata da piacevoli superfici modulate dall'impronta delle casseforme in bambù (materiale radicato nella cultura vietnamita), utilizzate per la prima volta  in Vietnam.

Il 18 giugno 2014 il progetto ha vinto il quinto AR House Awards, prestigioso premio conferito dal magazine inglese "The Architectural Review", che premia l'eccellenza del design e dell'innovazione per le categorie: Casa, Scuola, Cultura e Lavoro.

Intenti e progetti che dovrebbero far riflettere e ispirare l'architettura contemporanea: "Proponiamo il concetto chiamato "Building for trees", per la città del futuro, che da gioia di vivere alla gente", così si legge nel sito di Vo Trong Nghia Architects. Questo intento è palese anche nel Vietnam Pavilion all'Expo 2015 a Milano: imponenti colonne rivestite in bambù che si aprono alla sommità a ombrello, per consentire la piantumazione di alberi.



Vo Trong Nghia è uno studio di architettura leader in Vietnam, fondato nel 2006, che riunisce più di 60 professionisti internazionali, riuniti dall'obiettivo comune di creare l'architettura verde del XXI secolo, utilizzando linguaggi formali attuali, pur mantenendo il legame con la cultura asiatica.

Fonti:
http://www.designplayground.it/2014/06/house-for-trees-una-casa-per-gli-alberi/
http://votrongnghia.com/2014/06/15/house-for-trees-winning-prize-of-ar-house-award-2014/
http://www.dezeen.com/2014/06/19/house-for-trees-vietnam-vo-trong-nghia-architects/
http://www.archdaily.com/630961/vietnam-pavilion-milan-expo-2015-vo-trong-nghia-architects
http://votrongnghia.com/projects/