sabato 27 dicembre 2014

HUNDERTWASSER HAUS: IL DIRITTO DI SOGNARE


  Vienna, 1972. Friedensreich Hundertwasser, vivace pittore austriaco, si pone in aperto contrasto al Bauhaus e al razionalismo, che, secondo il suo pensiero, costringe l'uomo ad abitare in celle anonime progettate da architetti in base a principi in contrasto con l'individuo e la natura.

  Bisogna restituire agli inquilini coscienza e qualità della vita: l'uomo ha tre pelli: la propria, gli abiti e la propria abitazione, che deve poter modificare secondo la sua personalità. La casa è un organismo in crescita, come l'uomo e le piante. Per questo proclama il “diritto della finestra”, cioè il diritto degli abitanti di affacciarsi dalla propria abitazione e modificarne la facciata fino a dove arrivano le braccia.

mercoledì 24 dicembre 2014

CARTAPESTA LECCESE


  A Lecce è ancora viva la tradizione dell'arte della cartapesta. Le botteghe artigiane propongono statue religiose, personaggi per il presepe, angeli, in cartapesta, curati nei minimi dettagli, in cui spesso le vesti colpiscono per il ricco panneggio, che riconduce al periodo barocco.

giovedì 18 dicembre 2014

FUOCHI D'ARTIFICIO DI CAPODANNO A DUBAI

 

  Dove assistere ai più spettacolari fuochi d'artificio di Capodanno? A Dubai, senza dubbio. Ormai è una tradizione: si assisterà a uno spettacolo pirotecnico da record! E il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo accompagnerà lo spettacolo illuminandosi a festa con un'illuminazione colorata incredibile! 
(Ahimè, io devo accontentarmi di vederli su youtube...)

mercoledì 17 dicembre 2014

RENZO PIANO: IL CENTRO CULTURALE JEAN MARIE TJIBAOU


  Progettato da Renzo Piano, inaugurato il 4 maggio 1998 a Nouméa, in Nuova Caledonia. è un centro culturale dedicato a Jean Marie Tjibaou, un leader indipendentista dei Kanaki, popolazione indigena della Nuova Caledonia (ADCK). Il museo è stato creato per valorizzare e promuovere l'arte e la cultura locale e favorire gli scambi culturali.

  Renzo Piano propone un segno forte e strettamente connesso al luogo: i dieci “gusci”, di diverse dimensioni (il più alto di 28 m.), che si innalzano oltre le coperture trasparenti delle sale, e riprendono le forme delle capanne indigene integrandosi perfettamente nella stupenda natura di Nouméa. Le dieci “capanne” sono raggruppate in tre “villaggi” distinti, collegate da un percorso coperto che ricorda le vie cerimoniali dei villaggi locali. All'esterno del complesso u percorso pedonale attraversa un parco di piante autoctone con anche tre grandi “case” kanake tradizionali.


  Le “capanne” Sono costruite con struttura in iroko e acciaio: centine curvate, potentemente ancorate, e listelli orizzontali, che creano giochi di ombre e trasparenze e che al passaggio del vento emettono un suono particolare. Il legno col tempo prenderà il colore dei tronchi degli alberi di cocco delle coste della Nuova Caledonia. L'aspetto è di non finito. Nel sito ufficiale dell'ADCK si riporta la spiegazione di Renzo Piano: “Ho capito che una delle caratteristiche fondamentali dell'architettura Kanac è il cantiere. “Fare” è importante quanto il “finito”. Ho pensato quindi di sviluppare l'idea di cantiere permanente, o piuttosto un luogo con l'aspetto di un cantiere non finito”.


  La visione poetica e umanistica dell'opera è accompagnata dalla grande attenzione all'uso di tecnologie all'avanguardia, con l'uso di materiali moderni che affiancano quelli tradizionali, e alle prestazioni delle strutture, studiate per resistere ai venti ciclonici e ai terremoti e per consentire di utilizzare i venti dominanti per creare un confortevole flusso di aria fresca per i visitatori. Spiega Renzo Piano: “la scelta della tecnologia è implicita nella scelta del costruire -trovo che in un'epoca avanzata come la nostra, in cui sono disponibili materiali con livelli di coesioni elevatissimi, con alto grado di lavorabilità, di trattabilità, sia culturalmente sbagliato non cercare di plasmare un linguaggio architettonico che utilizzi queste potenzialità. E' già mistificante porsi il problema: un architetto, un costruttore, non può non impiegare un'attrezzatura tecnologica quando realizza il suo disegno”.

Fonti:

giovedì 11 dicembre 2014

ELEFANTI IN EQUILIBRIO

Foto da huhmagazine.co.uk
  Dal 2008 questo elefante, di nome Wursa, è in equilibrio sul tronco, a 18.000 km dalla terra. Dal 2012 un altro elefante, Nasutamanus, resta miracolosamente sospeso alla parete. Sono opere indimenticabili: presentano un equilibrio impossibile, non si può fare a meno di guardarle e riguardare perché è impossibile abituarsi a una simile visione.

MUSEI GRATIS OGNI PRIMA DOMENICA DEL MESE


Ogni prima domenica del mese l'ingresso è gratuito per tutti nei musei statali (elenco qui)! A stabilirlo è il Decreto Franceschini, in vigore dal primo luglio 2014.

Per informazioni: qui

Anche il Comune di Milano  e la Regione Sicilia hanno aderito all'iniziativa, e anche alcuni Musei privati: si consiglia di consultare i siti internet ufficiali.

Organizzatevi: il prossimo appuntamento è domenica 4 gennaio 2015.

MUSEI GUGGENHEIM: ARCHITETTURE RIVOLUZIONARIE PER L'ARTE MODERNA

 


  All'inizio fu New York. Solomon Guggenheim (1861-1949), collezionista d'arte moderna, costituì la Fondazione nel 1937, con l'intento di incoraggiare la conservazione di opere d'arte moderna. La Fondazione commissionò nel 1943 il progetto per Il Museo di arte Moderna, da costruire a New York, a Frank Lloyd Wright, archistar del momento.

venerdì 5 dicembre 2014

LE CATTEDRALI VIVENTI DI GIULIANO MAURI


  Giuliano Mauri (Lodi Vecchio, 1938-Lodi, 2009) si autodefinisce “tessitore del bosco”, “carpentiere”, e in effetti ogni sua opera ha il fascino di un intreccio paziente e appassionato, che si trasforma in poesia.
Le sue opere più suggestive sono le due cattedrali vegetali: una per Arte Sella, in Val Sella (Trento) e una, inaugurata postuma, a Oltre il Colle, nel Parco delle Orobie bergamasche (BG).

giovedì 4 dicembre 2014

EDIFICI VEGETALI: VEGETECTURE

Earth House Estate Lattenstrasse - Svizzera

  "Vegetecture" è un interessante libro che esplora attraverso schede di progetti o realizzazioni, la tendenza recente del riavvicinamento tra verde e costruito, che ora, grazie anche a nuove tecnologie, a una più consapevole coscienza ecologica, alla riscoperta di antiche tecniche, all'uso del verde come materiale da costruzione, crea un rapporto di interdipendenza ricco di nuovi valori, “dove non ci sia più contrapposizione tra natura e architettura”. E pare che i riconoscimenti al Bosco verticale di Milano confermino l'attualità di queste argomentazioni.