martedì 13 gennaio 2015

ZAHA HADID IN ITALIA

Il MAXXI a Roma - foto di Giannis Giouzelis da Google Maps
  Zaha Hadid: tra le archistar è la più interessante e la più controversa: i suoi progetti hanno conquistato il mondo, molti altri sono ancora in fase di progetto o di realizzazione. Le sorprendenti forme, morbide e sinuose, dei suoi edifici, sono inconfondibili, anche per il rapporto poetico che stabiliscono con l'ambiente che le circonda. Gli interni offrono spazi e percorsi fluidi e dinamici.

  Ha lavorato anche in Italia, di cui critica la lentezza, la lunga fase dal progetto alla realizzazione, per la paura del nuovo, per il timore del conflitto con la storia, che invece è stimolo per un confronto positivo.

  Infatti alcuni suoi progetti si sono impantanati nelle lungaggini procedurali: è noto come sia controversa e non ancora conclusa la storia dei suoi edifici per City Life a Milano (dal 2004).
Il Museo del Betile a Cagliari, (pensato dal 2006) è ancora su carta e rischia di essere un'occasione mancata per la Sardegna.

  Jesolo Magica, è un centro commerciale e punto di ritrovo, con spazi pubblici sempre aperti, palestra, discoteca, aree per performance, ristorati, sale conferenze, definito dalla stessa Hadid come "un fiore a tre petali", è su carta dal 2009: forse i lavori stano per iniziare, si dice che sarà pronto per il 2016!

  La realizzazione della stazione dell'alta velocità di Afragola a Napoli (dal 2003) è stata sospesa nel 2012, per assenza di fondi...


   Il progetto realizzato più celebre è il MAXXI (1998-2010), il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, a Roma, per il quale ha vinto il premio Stirling nel 2010. Interno ed estero si intrecciano. Il progetto è stato scelto in seguito a un concorso internazionale indetto dal Ministero per i Beni Culturali nel 1998. Sorge sull'area della ex caserma Montello, di cui sono stati conservati il corpo di fabbrica lungo la Basilica di Santa Croce e la facciata verso via Guido Reni, integrata nel progetto del Maxxi. Si scrive sul sito ufficiale del Maxxi: ”La complessità dei volumi, le pareti curvilinee, il variare e l'intrecciarsi delle quote determinano una trama spaziale molto articolata che i visitatori possono attraversare seguendo percorsi sempre diversi e inaspettati. Ambienti molteplici convivono in una sequenza di gallerie illuminate dalla luce naturale filtrata da un particolare sistema di copertura...” 

  Lavori terminati anche alla Stazione marittima di Salerno (2007-2012), dalla forma a ostrica, il cui guscio racchiude gli spazi interni, sempre dinamici e sorprendenti.

  Sta diventando realtà il Messner Mountain Museum, sulla cima del Plan de Corones (Alto Adige) (2014), l'ultimo, il sesto, e il più alto (2.275 m. slm.) dei musei sul mondo della montagna voluti da Reinhold Messner. L'inaugurazione è prevista per l'estate 2015. Commissionato da Messer, con lo Skirama Kronplatz, a Zaha Hadid, che ha concepito un museo incuneato su una vetta della montagna, da cui ne fuoriescono l'ingresso e aperture panoramiche, mentre gli spazi interni sono completamente nascosti.
Le forme sinuose dell'edificio saranno realizzate in cemento armato e fibra di vetro, a vista, gettato in stampi in polistirolo, modellati con una fresa robotizzata CNC. Il cemento inoltre si relaziona perfettamente con la roccia della montagna.



Fonti e approfondimenti:




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