sabato 24 gennaio 2015

CEMENTO TRASPARENTE

  Sembra impossibile ma il cemento trasparente esiste veramente: lo produce Italcementi e si chiama i.light: si ottiene utilizzando cemento e inserti polimerici trasparenti che conferiscono al manufatto una particolare texture che consente il passaggio della luce e il riconoscimento delle sagome che si trovano al di là della superficie (superficie trasparente pari al 20% della superficie totale). 


  Usato come rivestimento di edifici, costituisce un'alternativa interessante alla muratura opaca e alle superfici vetrate: di giorno la luce naturale filtra all'interno, con un piacevole, morbido effetto luminoso, quando è buio e gli interni sono illuminati, la trasparenza è visibile all'esterno, e la struttura dell'edificio filtra al di fuori.

  E' prodotto in pannelli prefabbricati (misura standard cm.50x100 sp.cm.5), utilizzabili come involucro esterno di pareti ventilate e tamponamento esterno, per pareti divisorie interne, o per pavimentazioni.
  Può essere usato grezzo o levigato, come marmo.
 Essendo una nuova proposta, non può mancare l'attenzione per l'ambiente: infatti, permettendo agli ambienti di essere illuminati naturalmente, favorisce il risparmio energetico. Ha buone capacità di isolamento termoacustico e di resistenza al carico (scheda tecnica e scheda tecnica).


  Sono in fase di studio diverse colorazioni di cemento e resine, o diverse forme e spessori di pannello, o la possibilità di gettare in opera il materiale, per moltiplicare gli effetti estetici: è una tecnologia nata da poco, ancora in evoluzione.

  Qualcosa di simile si è, in realtà, già fatto, ma con un sistema diverso: annegare, all'interno del cemento, fibre ottiche che trasportano la luce del sole all'interno dell'edificio (Alkotex e Lucem). Ma questo sistema cattura solo alcuni raggi di luce, quelli perpendicolari alla parete, quindi, da questo punto di vista,  è meno efficiente, oltre che risultare meno versatile per diversa lavorabilità del materiale, meno tenace e più costoso. E' comunque una proposta valida, che ha le sue peculiarità, come quella di poter disporre le fibre ottiche per comporre dei disegni.

Padiglione italiano all'Expo di Shanghai 2010
(foto da www.italcementi.it)

  Il cemento trasparente è' stato utilizzato per la prima volta, con grande successo, per il padiglione italiano all'Expo di Shanghai del 2010, progettato dal prof. arch.Giampaolo Imbrighi. Ha vinto il Red Dot Awards nel 2005 e il Best Use of Innovative Technology nel 2006, ed è commercializzato dal 2011.

Fonti:

venerdì 16 gennaio 2015

FIL ROUGE: ARCHITETTURE IN ROSSO

 In molte realizzazioni il colore rosso è un vero e proprio materiale da costruzione. Ecco esempi di luoghi ed edifici indimenticabili proprio perché sono in... rosso!

  In Svezia è anche per tradizione: da Helsingborg a Halmstad, alle molte case rosse, il cui colore deriva da una particolare miscela di rame, (qui c'erano molte miniere), utilizzata per proteggere il legno dagli agenti atmosferici.


Helsingborg, Tow Hall


Halmstad Castle

 Soffitti rosso fuoco rendono inconfondibile la stazione di Solna Cetrum, della Metropolitana di Stoccolma, progettata dagli architetti Michael Granit e Per H. Reimers, e decorata dagli artisti Karl-Olov Biork e Aders Aberg.



  L'Edificio Universitario Kuggen, sulla Lindholmsplatsen di Gotheborg, progettato dallo studio Wingårdh architects, con pannelli in ceramica prevalentemente colorati, soprattutto di rosso.





















  La piazza rossa di Superkilen, il parco urbano al centro di Copenhagen, Danimarca, mozzafiato. Il parco è stato creato dalla collaborazione tra gli  architetti BIG, i paesaggisti di Topotek1, e gli artisti visivi di Superflex, per essere luogo di incontro e convivenza vivace di tutte 57 comunità etiche presenti nel quartiere di Norrebro.


Foto di JEWECALA - De Rode Plads in Panoramio.com





  Il ponte rosso, il Borneo Sporenburg Bridge, progettato da West 8, è un simbolo della città di Amsterdam  



A Barcellona Toyo Ito ha progettato in rosso la Torres Porta Fira, che nel 2010 ha vinto lo EmporisSkyscraper Award





  In Italia abbiamo il MUMAC, il museo della macchina per caffè, di Binasco, progettato dagli architetti Paolo Balzanelli e Valerio Cometti, con doghe in metallo rosso.

Foto dal sito ufficiale

Foto dal sito ufficiale

  Sempre in Italia, rosso anche nel nome, il parco scientifico e tecnologico Kilometro rosso, che costeggia l'autostrada a Bergamo, di Jean Nouvel Ateliers, dal 2004. 



















La Winspear Opera House, Dallas, di Foster and Partners (principale architetto: Spencer de Grey), rivestito da panelli di vetro rosso.


Foto di DFW_Rider_01 - Winspear Opera House, Dallas, Tx - in Panoramio.com

  Han Theatre a Wuhan, Cina, una "laterna rossa" ideata da Stufish Enterteinment Architects, Franco Dragone e Marc Fisher, in anelli di acciaio tubolare.


Foto tratta dal sito ufficiale








  Il  Design museum Holon, in Israele, suggestivo progetto di Ron Arad Architects, non proprio rosso fuoco ma di uno stupendo acciaio patinato Corten, apprezzato proprio per le sue sfumature di colore: dall'arancione, al rosso, al marrone. 

























Altre fonti:
commons.wikipedia.org

martedì 13 gennaio 2015

ZAHA HADID IN ITALIA

Il MAXXI a Roma - foto di Giannis Giouzelis da Google Maps
  Zaha Hadid: tra le archistar è la più interessante e la più controversa: i suoi progetti hanno conquistato il mondo, molti altri sono ancora in fase di progetto o di realizzazione. Le sorprendenti forme, morbide e sinuose, dei suoi edifici, sono inconfondibili, anche per il rapporto poetico che stabiliscono con l'ambiente che le circonda. Gli interni offrono spazi e percorsi fluidi e dinamici.

  Ha lavorato anche in Italia, di cui critica la lentezza, la lunga fase dal progetto alla realizzazione, per la paura del nuovo, per il timore del conflitto con la storia, che invece è stimolo per un confronto positivo.

  Infatti alcuni suoi progetti si sono impantanati nelle lungaggini procedurali: è noto come sia controversa e non ancora conclusa la storia dei suoi edifici per City Life a Milano (dal 2004).
Il Museo del Betile a Cagliari, (pensato dal 2006) è ancora su carta e rischia di essere un'occasione mancata per la Sardegna.

  Jesolo Magica, è un centro commerciale e punto di ritrovo, con spazi pubblici sempre aperti, palestra, discoteca, aree per performance, ristorati, sale conferenze, definito dalla stessa Hadid come "un fiore a tre petali", è su carta dal 2009: forse i lavori stano per iniziare, si dice che sarà pronto per il 2016!

  La realizzazione della stazione dell'alta velocità di Afragola a Napoli (dal 2003) è stata sospesa nel 2012, per assenza di fondi...


   Il progetto realizzato più celebre è il MAXXI (1998-2010), il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, a Roma, per il quale ha vinto il premio Stirling nel 2010. Interno ed estero si intrecciano. Il progetto è stato scelto in seguito a un concorso internazionale indetto dal Ministero per i Beni Culturali nel 1998. Sorge sull'area della ex caserma Montello, di cui sono stati conservati il corpo di fabbrica lungo la Basilica di Santa Croce e la facciata verso via Guido Reni, integrata nel progetto del Maxxi. Si scrive sul sito ufficiale del Maxxi: ”La complessità dei volumi, le pareti curvilinee, il variare e l'intrecciarsi delle quote determinano una trama spaziale molto articolata che i visitatori possono attraversare seguendo percorsi sempre diversi e inaspettati. Ambienti molteplici convivono in una sequenza di gallerie illuminate dalla luce naturale filtrata da un particolare sistema di copertura...” 

  Lavori terminati anche alla Stazione marittima di Salerno (2007-2012), dalla forma a ostrica, il cui guscio racchiude gli spazi interni, sempre dinamici e sorprendenti.

  Sta diventando realtà il Messner Mountain Museum, sulla cima del Plan de Corones (Alto Adige) (2014), l'ultimo, il sesto, e il più alto (2.275 m. slm.) dei musei sul mondo della montagna voluti da Reinhold Messner. L'inaugurazione è prevista per l'estate 2015. Commissionato da Messer, con lo Skirama Kronplatz, a Zaha Hadid, che ha concepito un museo incuneato su una vetta della montagna, da cui ne fuoriescono l'ingresso e aperture panoramiche, mentre gli spazi interni sono completamente nascosti.
Le forme sinuose dell'edificio saranno realizzate in cemento armato e fibra di vetro, a vista, gettato in stampi in polistirolo, modellati con una fresa robotizzata CNC. Il cemento inoltre si relaziona perfettamente con la roccia della montagna.



Fonti e approfondimenti:




venerdì 2 gennaio 2015

LE CAVE DI MARMO DI CARRARA

   Queste sono le foto che ho scattato quest'estate quando ho visitato le cave del marmo di Carrara, sulle Alpi Apuane, dalla strada che porta a Colonnata. Il marmo di Carrara è il marmo più pregiato, amato dagli scultori di tutti i tempi. Infatti il suo colore, bianco candido e brillante, l'uniformità e la finezza della sua grana, lo rendono unico e particolarmente adatto per opere scultoree.