Prende
il nome dalla vetta più alta del parco del Dovrefjell lo studio
d'architettura Snøhetta,
oggi tra i protagonisti dell'architettura contemporanea mondiale.
Fondato a Oslo nel 1987 da Craig Dykers e Kjetil Traedal Thorsen, si
è arricchito in seguito di numerosi altri
progettisti. Attualmente è composto da 120 architetti, paesaggisti,
graphic designers e architetti d'interni, divisi tra la sede di Oslo
e una nuova sede a New York. La progettazione è aperta a ogni
disciplina, i professionisti collaborano senza pregiudizi, con
scambio aperto di ruoli e discipline, coinvolgendo anche la
committenza.
La
ricetta del loro successo sta nel riuscire a fondere, grazie al gioco
di squadra, architettura e paesaggio, con grande attenzione
all'inserimento ambientale e culturale. Fondamentale è la
sostenibilità di ogni loro edificio, utilizzando con disinvoltura
energie rinnovabili e materiali dalle prestazioni ottimali. Il
risultato è sempre sorprendente e interessate perché lo stile
Snøhetta non è riconoscibile
dalla composizione formale, ma centrato sul paesaggio che diventa
architettura, sulla completa applicazione di una filosofia
progettuale, da leggere e scoprire in ogni loro opera.
Da
subito si sono imposti sulla scena internazionale vincendo, nel 1989,
il concorso per la nuova Biblioteca di Alessandria, inaugurata nel
2002. E' un enorme disco che fuoriesce dal terreno, mostrando la
parte emersa costituita da un muro continuo in pietra, con grafemi di
un artista norvegese. “La sua ampia forma circolare lungo il porto
di Alessandria circolare richiama la natura ciclica della conoscenza,
il fluire del tempo”, si legge nel sito ufficiale di Snøhetta.
La
New National Opera House di Oslo, è un edificio innovativo, le cui
forme architettoniche diventano paesaggio, con il tetto fruibile, le
ampie vetrate che connettono esterno e interno. Completato nel 2008,
è già un simbolo della città.
Il
National September 11 Memorial & Museum del World Trade Center di
New York, è stato inaugurato nel 2014. Vuole essere una soglia tra
la città e lo spazio della memoria, tra luce e oscurità, tra sopra
e sotto terra. La linearità della facciata piana e lucida è
interrotta dalla geometria inclinata delle superfici vetrate, che
invitano i visitatori ad osservare l'interno, dove sono conservate
due colonne strutturali delle torri originali.
Forme
organiche audaci e superfici in acciaio inox sono utilizzate per il
King Abdulaziz Centre for World Culture, a Dhahran, in Arabia
Saudita, che dovrebbe essere inaugurato nel 2015.
ZEB Muklticomfort House, casa pilota a emissioni zero: architettura dal design semplice ma unico, con prestazioni tecnologiche che permettono di essere energeticamente autosufficiente senza emissioni di CO2: pannelli solari e fotovoltaici integrati ella copertura, geotermico, materiali ad alte prestazioni scelti anche per le loro qualità estetiche. Il tutto senza prescindere dalla ricerca del comfort e del senso di benessere.
Queste
sono solo alcune delle opere di Snøhetta,
forse le più note, ma nel sito ufficiale è possibile visionare gli
altri progetti dello studio, che vano dal design di brand, allo
studio di interni, alle grandi architetture.
Fonti:
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