La
tecnica della stampa xilografica a ruggine è rimasta invariata nei
secoli.
Vengono
utilizzati degli stampi intagliati a mano in lego di in pero, legno
privo di nervature che una volta stagionato diventa impermeabile. Gli
stampi vengono intinti in un impasto di ossido di ferro dolce (la
ruggine), farina e aceto secondo una ricetta gelosamente custodita
dalle stamperie locali. Indimenticabile è l'odore acre di aceto e
ruggine che si percepisce entrando in una stamperia...
Al
color ruggine si sono aggiunti altri colori, sempre di origine
minerale: il blu, il verde, e oggi anche il rosso, il giallo. In
genere sono stampe m0nocrome ma sono diffuse anche stampe a più
colori.
La
stampa avviene per battitura con un mazzuolo. Si procede poi
all'asciugatura, al sole.
I
tessuti vengono poi lavati nel ranno più volte con soda caustica,
per il viraggio e il fissaggio dei colori. Dopo successivi lavaggi
avviene la stiratura che un tempo avveniva con il mangano, una pressa
che correva su rulli sui quali venivano avvolti i tessuti. Presso la
stamperia Marchi a Sant'Arcangelo di Romagna si trova un mangano a
ruota del 1633, unico al mondo per peso e dimensioni. Il mangano è
una grossa pressa composta da un enorme masso e da una ruota di
regno, messa in moto da una persona che vi cammina dentro. I tessuti
stirati sono pronti per la stampa. Attualmente la manganatura è
stata sostituita dall'utilizzo di un sistema meccanizzato.
All'acquisto di un tessuto stampato a ruggine si raccomanda di
effettuare il primo lavaggio con acqua fredda e candeggina, in modo
da fissare indelebilmente il colore: la ruggine penetrata in
profondità delle fibre naturali resiste ad ogni successivo lavaggio.
Dal
1997 questa antica e preziosa produzione è tutelata da un marchio
DOC, fornito dall'Associazione Stampatori Tele Romagnole, a Cesena.
L'originalità
della stampa a ruggine è testimoniata dalle imperfezioni e sbavature
delle decorazioni, che devono essere visibili anche sul rovescio
della tela.
FONTI
anticastamperiacarpegna.it
scariolanti.it
racine.ra.it
10 ottobre 2014
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