lunedì 31 agosto 2015

CEMENTO ARMATO A VISTA: UN CLASSICO DA REINTERPRETARE

"Il cemento artificiale è un materiale scoperto all'inizio del secolo dall'inglese Aspdin": il suo brevetto è del 21 ottobre 1824. "Verso il 1845 comincia la produzione industriale, e si fanno i primi tentativi di associare il cemento al ferro, per conferirgli la resistenza a trazione".
I primi brevetti per l'utilizzo del c.a. per elementi strutturali sono di Joseph Monier, dal 1873. (Leonardo Benevolo, Storia dell'architettura moderna, Editori Laterza)
Fu tra i protagonisti dell'architettura moderna: in quegli anni l'architettura "si sottrasse ai preconcetti che per tanto tempo l'avevano trattenuta, ed assorbì i nuovi metodi nati in quel periodo". Il cemento armato era perfetto per esprimere quella "coerenza strutturale" cara allo spirito del tempo. (Sigfried Giedion, Spazio, tempo e architettura, Hoepli, Milano).
L'ingegnere svizzero Robert Maillart, con sorprendenti ponti e solai a fungo, svelò le potenzialità del cemento armato.
                                                                                 

In Francia "gli architetti ebbero la possibilità di impiegare il cemento armato senza restrizioni e senza esitazioni", mentre in Germania ed Inghilterra le leggi mostravano ancora diffidenza per il nuovo materiale. Le Corbusier, grazie al cemento armato riesce a sviluppare i suoi principi architettonici rivoluzionari. Notre-Dame du Haut a Rochamp (1954) è uno dei simboli dell'uso del cemento armato a vista.

Immagine tratta da : Bruno Zevi, Controstoria dell'architettura in Italia-Ottocento e Novecento,
Tascabili Ecoomici Newton


In Italia, Pier Luigi Nervi, con "il suo eccezionale talento costruttivo è costretto ad esercitarsi dentro schemi geometrici convenzionali" (uno dei limiti dell'architettura italiana dell'epoca) "-nel salone di Torino-Esposizioni, nel Palazzetto dello sport a Roma- applicandosi alla rifinitura anziché all'invenzione dell'organismo statico" (Leonardo Benevolo, Storia dell'architettura moderna", Editori Laterza). Più ardito nello stadio "Berta" di Firenze Campo di Marte, dove stupisce l'opinione internazionale con la pensilina sopra gli spalti e le virtuose scale elicoidali.

Immagine tratta da : Bruno Zevi, Controstoria dell'architettura in Italia-Ottocento e Novecento,
 Tascabili Ecoomici Newton


"Ben diverso, meno raffinato nei particolari ma più coraggioso, Riccardo Morandi sembra sfidare le leggi statiche, la "sicurezza visuale" di cui Nervi non sapeva fare a meno. Il suo capolavoro, il salone interrato a Torino, del 1959, ha una struttura in cemento armato precompresso poggiante su bielle inclinate che, in apparenza, minacciano di slittare" (Bruno Zevi, "controstoria dell'architettura in Italia- Ottocento e Novecento, Tascabili economici Newton)

E così via, da Frak Lloyd Wright a Mies van der Rohe, i grandi maestri dell'architettura hanno sempre uttilizzato con entusiasmo il cemento armato a vista, spesso non solo per le sue capacità strutturali, ma per il suo valore estetico: viene lasciato a vista, esibito nella sua matericità, alla pari di ferro, legno, vetro, pietra, apprezzati per quello che sono. 

Dai Grandi Maestri alle Archistar odierne: il cemento armato a vista ha raggiunto un pieno sviluppo, la sua composizione si è arricchita a seconda delle esigenze di additivi, fibre, coloranti, così come si sono diversificati i casseri (in legno, ferro, plastica), permettendo molteplici risultati estetici. Ormai consolidatosi come materiale da apprezzare a vista, molto spesso prevale il suo utilizzo per motivazioni estetiche: la sua plasticità è sfruttata per creare forme-strutture sempre più fluide  o per ottenere particolari effetti superficiali.



Nella chiesa Dives in Misericordia, a Roma, realizzata in occasione del Giubileo del 2000, Richard Meier utilizza il Cemento bianco TX Milleium, con azione foto -catalitica che mantiene bianche le vele.


Interno del Messner Mountain Museum Corones (Immagine da www.zaha-hadid.com)

Le incofondibili forme sinuose di Zaha Hadid sono spesso realizzate in cemento armato. Mirabile esempio è il Messner Mountain  Museum Corones, inaugurato nel luglio 2015: il cemento armato a vista che caratterizza sia l'esterno che gli interni è stato una vera sfida, sia per la localizzazione dell'edificio, sia per la complessità delle forme progettate da Hadid. L'uso del BIM ha consentito di creare le casseforme adatte, in legno con rivestimento interno in pannelli alla resina fenolica. Il cemento è stato colorato con pigmenti, per ottenere la somiglianza con la roccia naturale, e, grazie a progressi tecnologici e alle capacità della ditta esecutrice Kargruber-Stoll, la superficie viene percepita al tatto, come vellutata (leggo qui)

                                                                         Interno del negozio Duvetica a Milano (immagine dal sito www.duvetica.it)











L'essenzialità del cemento armato a vista è una delle caratteristiche principali dei progetti di Tadao Ando, e pertanto è essenziale la perfetta esecuzione. La tecnica è del tutto comune, i pannelli sono i tipici, da 180x90 cm, ma che diventano unità di misura: corrispondono a un tatami e gli spazi sono ordinati in base a questo modulo. I casseri vanno accuratamente selezionati e posati. Massima attenzione è posta anche nella posizione dei fori dovuti alle barre dywidag, nella scelta degli inerti, nella vibrazione del cls (come descritto qui).

                                     
                      (Immagine dal sito di Stefan Zwicky)
E perchè no? Cemento armato a vista per l'arredamento! Questa ironica poltrona, "Grand confort, Sans confor, Dommage a Corbu",  è progettata dall'architetto svizzero Stefan Zwicky nel 2007. 


Il cemento armato a vista non cessa di esercitare il suo fascino e ci sono diverse proposte per i progettisti che intendono utilizzarlo.
Una interessante soluzione è quella proposta dalla finlandese Graphic Concrete, che offre una membrana per elementi prefabbricati in c.a., da interporre tra cassero e getto, che consente  di ottenere diverse texture superficiali.

                                              (Immagine da architonic.com)

Per chi vuole un effetto c.a. a vista anche quando non c'è cemento armato l'italiana SAI Idustry produce Cimento, pannelli di un composto cementizio spalmato su un supporto, da utilizzabile come rivestimento interno o esterno.

                                                                                                (Immagine da saiindustry.org)

                                                                                                           
Fonti:
oltre a quelle citate:

giovedì 13 agosto 2015

MITORAJ MITO E MUSICA, A PIETRASANTA

   Fino al 30 agosto 2015 alcune grandi opere di Igor Mitoraj sono esposte a Pietrasanta, in Piazza Duomo, nel complesso di Sant'Agostino e in Piazza Matteotti. La città rende così omaggio al grande scultore scomparso l'anno scorso, cittadino onorario di Pietrasanta. Sono stati inoltre organizzati dalla Fondazione Festival Pucciniano Torre del Lago anche 12 concerti, presso la chiesa di Sant'Agostino: le ultime date sono il 21 e il 30 agosto (informazioni qui).




  La scena che si presenta a chi arriva a Pietrasanta,  in piazza del Duomo, è una scena mozzafiato: angeli mutilati, teste di dei, come caduti dal cielo, a pezzi. Sguardi immobili, malinconici, di giganti senza vita, statue che sembrano arrivare dal mondo classico ferite dal tempo, abbandonate a terra, testimoni della battaglia terrena tra la bellezza divina ed eterna e il tempo che deteriora, mutila, stravolge, distrugge la materia, con la quale la bellezza si manifesta.


















Fonti e approfondimenti: